Guidebook for Ercolano

Giancarlo
Guidebook for Ercolano

Sightseeing

Gli scavi archeologici di Ercolano hanno restituito i resti dell'antica città di Herculam, seppellita sotto una coltre di ceneri, lapilli e fango durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme a Pompei, Stabiae ed Oplonti. Ritrovata casualmente a seguito degli scavi per la realizzazione di un pozzo nel 1709, le indagini archeologiche ad Ercolano cominciarono nel 1738 per protrarsi fino al 1765; riprese nel 1823, si interruppero nuovamente nel 1875, fino ad uno scavo sistematico promosso da Amedeo Maiuri a partire dal 1927: la maggior parte dei reperti rinvenuti sono ospitati al museo archeologico nazionale di Napoli.
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Herculaneum Archeological Area
230 Corso Resina
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Gli scavi archeologici di Ercolano hanno restituito i resti dell'antica città di Herculam, seppellita sotto una coltre di ceneri, lapilli e fango durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme a Pompei, Stabiae ed Oplonti. Ritrovata casualmente a seguito degli scavi per la realizzazione di un pozzo nel 1709, le indagini archeologiche ad Ercolano cominciarono nel 1738 per protrarsi fino al 1765; riprese nel 1823, si interruppero nuovamente nel 1875, fino ad uno scavo sistematico promosso da Amedeo Maiuri a partire dal 1927: la maggior parte dei reperti rinvenuti sono ospitati al museo archeologico nazionale di Napoli.
Lavanderia Automatica Lava e Asciuga
Via Panoramica, 230
230 Via Panoramica
Lavanderia Automatica Lava e Asciuga

Arts & Culture

campaniartecard.it
La villa Campolieto è una villa vesuviana situata lungo il "Miglio d'oro", nel comune di Ercolano. La villa sorge in posizione panoramica sul lato rivolto al mare dell'allora strada regia per le Calabrie, nel tratto divenuto poi noto come Miglio d'oro per la presenza di questa ed altre dimore nobiliari di epoca borbonica. La villa fu fatta edificare a partire dal 1755 da Lucio di Sangro, duca di Casacalenda, che commissionò la progettazione ed esecuzione dell'opera a Mario Gioffredo; qualche anno dopo fu chiamato Luigi Vanvitelli che diresse i lavori dal 1763 al 1773, dando così la propria impronta con l'esecuzione di poche ma sostanziali modifiche al progetto originario.
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Villa Campolieto
283 Corso Resina
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La villa Campolieto è una villa vesuviana situata lungo il "Miglio d'oro", nel comune di Ercolano. La villa sorge in posizione panoramica sul lato rivolto al mare dell'allora strada regia per le Calabrie, nel tratto divenuto poi noto come Miglio d'oro per la presenza di questa ed altre dimore nobiliari di epoca borbonica. La villa fu fatta edificare a partire dal 1755 da Lucio di Sangro, duca di Casacalenda, che commissionò la progettazione ed esecuzione dell'opera a Mario Gioffredo; qualche anno dopo fu chiamato Luigi Vanvitelli che diresse i lavori dal 1763 al 1773, dando così la propria impronta con l'esecuzione di poche ma sostanziali modifiche al progetto originario.
A pochi passi dagli scavi archeologici dell’antica Herculaneum sorge il MAV, un centro di cultura e di tecnologia applicata ai Beni Culturali e alla comunicazione, tra i più all’avanguardia in Italia. Al suo interno si trova uno spazio museale unico e straordinario: un percorso virtuale e interattivo dove vivere l’emozione di un sorprendente viaggio a ritroso nel tempo fino a un attimo prima che l’eruzione pliniana del 79 d.C. distruggesse le città romane di Pompei ed Ercolano. Oltre settanta installazioni multimediali restituiscono vita e splendore alle principali aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Baia, Stabia e Capri.
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MAV - Musée Archéologique Virtuel
44 Via IV Novembre
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A pochi passi dagli scavi archeologici dell’antica Herculaneum sorge il MAV, un centro di cultura e di tecnologia applicata ai Beni Culturali e alla comunicazione, tra i più all’avanguardia in Italia. Al suo interno si trova uno spazio museale unico e straordinario: un percorso virtuale e interattivo dove vivere l’emozione di un sorprendente viaggio a ritroso nel tempo fino a un attimo prima che l’eruzione pliniana del 79 d.C. distruggesse le città romane di Pompei ed Ercolano. Oltre settanta installazioni multimediali restituiscono vita e splendore alle principali aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Baia, Stabia e Capri.
Sembra che il sovrano Carlo III di Borbone e la sua consorte Maria Amalia di Sassonia, in visita presso la villa del duca d'Elboeuf, fossero rimasti così favorevolmente impressionati dall'amenità del luogo, che decisero di farvi costruire, di lì a poco, un palazzo che potesse ospitarli come dimora ufficiale. Il via ai lavori fu dato nel 1738 con un progetto architettonico commissionato ad Antonio Canevari, richiamato in Italia proprio da Carlo di Borbone per dare seguito, assieme ad altri architetti di fama dell'epoca, al suo ambizioso programma di opere pubbliche e di rappresentanza nel Regno di Napoli. Tra gli altri artisti che lavorarono per la costruenda reggia vanno ricordati il pittore Giuseppe Bonito, che decorò le sale del palazzo, e lo scultore Joseph Canart che, operando con marmi di Carrara, allestì le opere scultoree del parco reale. Una serie di palazzi e dimore nobiliari preesistenti (ed espropriati) funsero da base architettonica per la realizzazione della reggia; ciò comportò anche una serie di opere di scavo che permisero il ritrovamento di numerose opere d'arte di valore archeologico, tra cui un vero e proprio tempio con 24 colonne di marmo. Tali opere furono temporaneamente sistemate in un museo allestito per l'occasione, il Museo di Portici, annesso alla Accademia Ercolanese, luogo di deposito dei reperti provenienti dagli scavi archeologici di Ercolano.
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Palace of Portici
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Sembra che il sovrano Carlo III di Borbone e la sua consorte Maria Amalia di Sassonia, in visita presso la villa del duca d'Elboeuf, fossero rimasti così favorevolmente impressionati dall'amenità del luogo, che decisero di farvi costruire, di lì a poco, un palazzo che potesse ospitarli come dimora ufficiale. Il via ai lavori fu dato nel 1738 con un progetto architettonico commissionato ad Antonio Canevari, richiamato in Italia proprio da Carlo di Borbone per dare seguito, assieme ad altri architetti di fama dell'epoca, al suo ambizioso programma di opere pubbliche e di rappresentanza nel Regno di Napoli. Tra gli altri artisti che lavorarono per la costruenda reggia vanno ricordati il pittore Giuseppe Bonito, che decorò le sale del palazzo, e lo scultore Joseph Canart che, operando con marmi di Carrara, allestì le opere scultoree del parco reale. Una serie di palazzi e dimore nobiliari preesistenti (ed espropriati) funsero da base architettonica per la realizzazione della reggia; ciò comportò anche una serie di opere di scavo che permisero il ritrovamento di numerose opere d'arte di valore archeologico, tra cui un vero e proprio tempio con 24 colonne di marmo. Tali opere furono temporaneamente sistemate in un museo allestito per l'occasione, il Museo di Portici, annesso alla Accademia Ercolanese, luogo di deposito dei reperti provenienti dagli scavi archeologici di Ercolano.

Parks & Nature

Il Parco sul Mare della Villa Favorita è quella parte del parco della Real Villa che collegava la villa del Miglio d'Oro al mare. Oggi il parco è accessibile al pubblico tutti i giorni della settimana. La Villa Favorita di Ercolano, più esattamente Real Villa della Favorita, è situata nel tratto di Corso Resina (al civico 291) denominato Miglio d’Oro. È una delle più sontuose ville vesuviane del XVIII secolo. Fu realizzata nel 1768 da Ferdinando Fuga e nel 1792 fu acquistata da Ferdinando IV di Borbone che la destinò a residenza reale.
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Villa Favorita, Ercolano
36 Via Gabriele D'Annunzio
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Il Parco sul Mare della Villa Favorita è quella parte del parco della Real Villa che collegava la villa del Miglio d'Oro al mare. Oggi il parco è accessibile al pubblico tutti i giorni della settimana. La Villa Favorita di Ercolano, più esattamente Real Villa della Favorita, è situata nel tratto di Corso Resina (al civico 291) denominato Miglio d’Oro. È una delle più sontuose ville vesuviane del XVIII secolo. Fu realizzata nel 1768 da Ferdinando Fuga e nel 1792 fu acquistata da Ferdinando IV di Borbone che la destinò a residenza reale.
Esplora la natura rigogliosa e selvatica del Parco Nazionale del Vesuvio, meta imperdibile anche per gli amanti delle escursioni, coi suoi sentieri panoramici mozzafiato e la grande varietà di percorsi. Le eruzioni cicliche del vulcano, così come il clima mite e la vicinanza alla costa, hanno influenzato lo sviluppo della sua fauna e la sua diversità ambientale. Il Vesuvio, quindi, accoglie numerose specie animali, sia vertebrati che invertebrati. Il complesso vulcanico Somma-Vesuvio sorge nel golfo di Napoli, a un'altezza di 1.281 m sul livello del mare, con una base estesa per 2 km. Il Vesuvio è patrimonio dell'UNESCO.
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Parc national du Vésuve
Sentiero del Gran Cono
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Esplora la natura rigogliosa e selvatica del Parco Nazionale del Vesuvio, meta imperdibile anche per gli amanti delle escursioni, coi suoi sentieri panoramici mozzafiato e la grande varietà di percorsi. Le eruzioni cicliche del vulcano, così come il clima mite e la vicinanza alla costa, hanno influenzato lo sviluppo della sua fauna e la sua diversità ambientale. Il Vesuvio, quindi, accoglie numerose specie animali, sia vertebrati che invertebrati. Il complesso vulcanico Somma-Vesuvio sorge nel golfo di Napoli, a un'altezza di 1.281 m sul livello del mare, con una base estesa per 2 km. Il Vesuvio è patrimonio dell'UNESCO.
l bosco della reggia, ampliato sino a raggiungere una estensione notevole (andava praticamente dalla zona di Pugliano, lato Vesuvio sin giù al Granatello, verso il mare) è suddiviso in una zona superiore ed una inferiore. Ampi viali contornati di giardini all'inglese fanno da sfondo ad opere d'arte tra cui vanno annoverate la Fontana delle sirene, il Chiosco di re Carlo e la Fontana dei cigni e persino un anfiteatro. All'interno del parco fu anche allestito uno zoo con specie di animali esotici che il sovrano Ferdinando IV volle far giungere dall'estero. Attualmente vi si possono apprezzare rilevanti ristrutturazioni presso la zona che va verso il Granatello, in seguito all'eliminazione di un'ampia macchia di bosco per l'inserimento di un tappeto erboso.
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Bosco di Portici
Corso Umberto I
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l bosco della reggia, ampliato sino a raggiungere una estensione notevole (andava praticamente dalla zona di Pugliano, lato Vesuvio sin giù al Granatello, verso il mare) è suddiviso in una zona superiore ed una inferiore. Ampi viali contornati di giardini all'inglese fanno da sfondo ad opere d'arte tra cui vanno annoverate la Fontana delle sirene, il Chiosco di re Carlo e la Fontana dei cigni e persino un anfiteatro. All'interno del parco fu anche allestito uno zoo con specie di animali esotici che il sovrano Ferdinando IV volle far giungere dall'estero. Attualmente vi si possono apprezzare rilevanti ristrutturazioni presso la zona che va verso il Granatello, in seguito all'eliminazione di un'ampia macchia di bosco per l'inserimento di un tappeto erboso.

Essentials

Eté Supermarket
11 Via del Corallo
Pizza da asporto
Pizzeria Vesuvio
1 Viale Giuseppe Verdi
Pizza da asporto

Getting Around

La stazione di Ercolano Scavi è la principale stazione di Ercolano. Inaugurata nel 1904, è gestita dalla EAV e si trova sulla linea Napoli-Poggiomarino e Napoli Sorrento in passato la stazione era chiamata semplicemente Ercolano, poi con il tempo è stata aggiunta la denominazione di Scavi e Vesuvio, per la vicinanza con gli scavi archeologici. La città, nonostante sia anche attraversata dalla linea Napoli-Salerno delle FS, non ha alcuna stazione su questa linea, o meglio viene utilizzata un'unica stazione, che si trova a Portici, che porta il nome delle due città ossia "Portici-Ercolano"
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Ercolano Scavi station
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La stazione di Ercolano Scavi è la principale stazione di Ercolano. Inaugurata nel 1904, è gestita dalla EAV e si trova sulla linea Napoli-Poggiomarino e Napoli Sorrento in passato la stazione era chiamata semplicemente Ercolano, poi con il tempo è stata aggiunta la denominazione di Scavi e Vesuvio, per la vicinanza con gli scavi archeologici. La città, nonostante sia anche attraversata dalla linea Napoli-Salerno delle FS, non ha alcuna stazione su questa linea, o meglio viene utilizzata un'unica stazione, che si trova a Portici, che porta il nome delle due città ossia "Portici-Ercolano"