La guida di Elio

Elio
La guida di Elio

Benessere e salute

Le Terme sono una risorsa del territorio italiano che da secoli porta benessere e bellezza a viaggiatori d’emozioni. San Giovanni Terme Rapolano unisce le antiche qualità del mondo termale con l’esperienza, la capacità di sognare e di progettare il futuro. Un centro benessere termale con una sezione dedicata all’estetica che propone un percorso di emozioni che rivitalizzeranno i Vostri sensi. https://www.termesangiovanni.it/it/benessere-termale
109 habitants recommandent
Terme San Giovanni
52 Via Terme S. Giovanni
109 habitants recommandent
Le Terme sono una risorsa del territorio italiano che da secoli porta benessere e bellezza a viaggiatori d’emozioni. San Giovanni Terme Rapolano unisce le antiche qualità del mondo termale con l’esperienza, la capacità di sognare e di progettare il futuro. Un centro benessere termale con una sezione dedicata all’estetica che propone un percorso di emozioni che rivitalizzeranno i Vostri sensi. https://www.termesangiovanni.it/it/benessere-termale
Il Centro Benessere delle Terme Antica Querciolaia offre trattamenti per il recupero della forma psico-fisica, per la bellezza di viso e corpo, massaggi estetico-curativi di tradizione orientale e occidentale.
135 habitants recommandent
Terme Antica Querciolaia
22 Via Trieste
135 habitants recommandent
Il Centro Benessere delle Terme Antica Querciolaia offre trattamenti per il recupero della forma psico-fisica, per la bellezza di viso e corpo, massaggi estetico-curativi di tradizione orientale e occidentale.

Enogastronomia

Ottimo ristorante con Certificato di Eccellenza e 763 recensioni, nel Centro Storico di Rapolano E' un posto molto particolare di un certo livello, sia per servizio, sia per la qualità del cibo e dei vini. I piatti sono molto buoni e curati. Il maitre che sembra uscito da un libro di favole li descrive con dovizia di particolari.
9 habitants recommandent
Osteria Il Granaio
snc Via dei Monaci
9 habitants recommandent
Ottimo ristorante con Certificato di Eccellenza e 763 recensioni, nel Centro Storico di Rapolano E' un posto molto particolare di un certo livello, sia per servizio, sia per la qualità del cibo e dei vini. I piatti sono molto buoni e curati. Il maitre che sembra uscito da un libro di favole li descrive con dovizia di particolari.
Trattoria con la "T" maiuscola, assolutamente non da provare ma da andarci. Si consiglia di prenotare, frequentata da clientela abituale e questo ne fa una garanzia. Non fate caso alla scontrosità del titolare, se conosciuto è persona schietta. In cucina la moglie e ai tavoli la cameriera di sempre ed il titolare.
7 habitants recommandent
Trattoria La Patria
12 Subborgo Garibaldi
7 habitants recommandent
Trattoria con la "T" maiuscola, assolutamente non da provare ma da andarci. Si consiglia di prenotare, frequentata da clientela abituale e questo ne fa una garanzia. Non fate caso alla scontrosità del titolare, se conosciuto è persona schietta. In cucina la moglie e ai tavoli la cameriera di sempre ed il titolare.

Visite turistiche

Arezzo è una città italiana della Toscana orientale. La Cattedrale di Arezzo, sulla sommità del colle dove sorge la città, ha soffitti a volta dipinti e ospita un affresco del XV secolo di Piero della Francesca raffigurante Maria Maddalena. Nella cappella della vicina Basilica di San Francesco si trovano altri affreschi di Piero della Francesca. La Basilica di San Domenico ospita il Crocifisso di Santa Croce, dipinto da Cimabue nel XIII secolo. L'imponente Fortezza Medicea offre una splendida vista sulla città.
502 habitants recommandent
Arezzo
502 habitants recommandent
Arezzo è una città italiana della Toscana orientale. La Cattedrale di Arezzo, sulla sommità del colle dove sorge la città, ha soffitti a volta dipinti e ospita un affresco del XV secolo di Piero della Francesca raffigurante Maria Maddalena. Nella cappella della vicina Basilica di San Francesco si trovano altri affreschi di Piero della Francesca. La Basilica di San Domenico ospita il Crocifisso di Santa Croce, dipinto da Cimabue nel XIII secolo. L'imponente Fortezza Medicea offre una splendida vista sulla città.
Montepulciano è una città medievale in collina della Toscana, in Italia. Circondata da vigneti, è conosciuta per il suo vino rosso Nobile. La Torre di Pulcinella è una torre dell'orologio sormontata da Pulcinella, una delle figure della commedia dell'arte. Piazza Grande ospita il Palazzo Comunale del XIV secolo, con una torre che offre una vista sulla campagna circostante, e il Duomo, che espone un enorme trittico sull'altare.
526 habitants recommandent
Montepulciano
526 habitants recommandent
Montepulciano è una città medievale in collina della Toscana, in Italia. Circondata da vigneti, è conosciuta per il suo vino rosso Nobile. La Torre di Pulcinella è una torre dell'orologio sormontata da Pulcinella, una delle figure della commedia dell'arte. Piazza Grande ospita il Palazzo Comunale del XIV secolo, con una torre che offre una vista sulla campagna circostante, e il Duomo, che espone un enorme trittico sull'altare.
Trequanda è un comune situato al confine tra la Val d'Orcia e le Crete Senesi.
30 habitants recommandent
Trequanda
30 habitants recommandent
Trequanda è un comune situato al confine tra la Val d'Orcia e le Crete Senesi.
Pienza è situato in Val d'Orcia, è non molto distante dalla strada statale Cassia e dagli altri due importanti centri della valle, San Quirico d'Orcia e Castiglione d'Orcia.
555 habitants recommandent
Pienza
555 habitants recommandent
Pienza è situato in Val d'Orcia, è non molto distante dalla strada statale Cassia e dagli altri due importanti centri della valle, San Quirico d'Orcia e Castiglione d'Orcia.
Seguaci dell'ordine dei benedettini, gli olivetani fondarono il loro monastero nel 1313. Il beato Bernardo Tolomei (1272-1348) costituì una comunità religiosa con il nome di Congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto, sull'omonimo monte a metà strada tra Siena e Arezzo. Nel 1319 la fondazione ricevette l'approvazione dal vescovo di Arezzo Guido Tarlati e venne inserita nella regola benedettina; l'anno successivo iniziò la costruzione del monastero e nel 1344 la Congregazione olivetana ricevette la conferma da papa Clemente VI. I suoi membri si dedicavano principalmente alle arti al servizio della liturgia. A metà Seicento c'erano sei monasteri olivetani in Toscana.
126 habitants recommandent
Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
Monte Oliveto Maggiore
126 habitants recommandent
Seguaci dell'ordine dei benedettini, gli olivetani fondarono il loro monastero nel 1313. Il beato Bernardo Tolomei (1272-1348) costituì una comunità religiosa con il nome di Congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto, sull'omonimo monte a metà strada tra Siena e Arezzo. Nel 1319 la fondazione ricevette l'approvazione dal vescovo di Arezzo Guido Tarlati e venne inserita nella regola benedettina; l'anno successivo iniziò la costruzione del monastero e nel 1344 la Congregazione olivetana ricevette la conferma da papa Clemente VI. I suoi membri si dedicavano principalmente alle arti al servizio della liturgia. A metà Seicento c'erano sei monasteri olivetani in Toscana.
Il borgo è rimasto intatto dal XVI secolo, circondato dalle colline e dai suggestivi paesaggi di campagna. Si può visitare il centro storico con la sua Rocca costruita nel 1361 da cui vedere il bel panorama della Val d’Orcia e delle Crete senesi. Altri edifici da vedere sono la caratteristica torre stretta e lunga del Palazo dei Priori affacciata sulla Piazza del Popolo, il Palazzo Vescolvile e le chiese di S. Agostino, S. Egidio e San Francesco. Si possono visitare due musei, quello Civico e Diocesano di Arte Sacra e il Museo del Vetro. A pochi minuti dal paese si trova anche l’Abbazia di Sant’Antimo.
461 habitants recommandent
Montalcino
461 habitants recommandent
Il borgo è rimasto intatto dal XVI secolo, circondato dalle colline e dai suggestivi paesaggi di campagna. Si può visitare il centro storico con la sua Rocca costruita nel 1361 da cui vedere il bel panorama della Val d’Orcia e delle Crete senesi. Altri edifici da vedere sono la caratteristica torre stretta e lunga del Palazo dei Priori affacciata sulla Piazza del Popolo, il Palazzo Vescolvile e le chiese di S. Agostino, S. Egidio e San Francesco. Si possono visitare due musei, quello Civico e Diocesano di Arte Sacra e il Museo del Vetro. A pochi minuti dal paese si trova anche l’Abbazia di Sant’Antimo.
Monteriggioni conserva ancora oggi gran parte delle strutture del XIII secolo e si configura come un luogo assolutamente unico nel panorama dei borghi medievali toscani. La cinta muraria, realizzata in pietra, abbraccia la sommità di una collina con uno sviluppo lineare di circa 570 metri. Dalla superficie esterna sporgono quattordici torri a pianta rettangolare, mentre una quindicesima è addossata alla cortina interna. La loro imponenza dovette essere assai notevole anche nel Medioevo, tanto da suggerire a Dante una famosa similitudine con i Giganti collocati nell’Inferno: “[…] però che, come su la cerchia tonda / Monteriggion di torri si corona, / così la proda che ‘l pozzo circonda / torreggiavan di mezza persona / li orribil giganti […]” (Inf., XXXI, vv. 40-44).
460 habitants recommandent
Monteriggioni
460 habitants recommandent
Monteriggioni conserva ancora oggi gran parte delle strutture del XIII secolo e si configura come un luogo assolutamente unico nel panorama dei borghi medievali toscani. La cinta muraria, realizzata in pietra, abbraccia la sommità di una collina con uno sviluppo lineare di circa 570 metri. Dalla superficie esterna sporgono quattordici torri a pianta rettangolare, mentre una quindicesima è addossata alla cortina interna. La loro imponenza dovette essere assai notevole anche nel Medioevo, tanto da suggerire a Dante una famosa similitudine con i Giganti collocati nell’Inferno: “[…] però che, come su la cerchia tonda / Monteriggion di torri si corona, / così la proda che ‘l pozzo circonda / torreggiavan di mezza persona / li orribil giganti […]” (Inf., XXXI, vv. 40-44).
Lucignano è un piccolo borgo e rappresenta uno degli esempi più interessanti di urbanistica medievale per il suo impianto ellittico ad anelli concentrici. La felice collocazione geografica , sulla sommità di una collina al confine fra gli antichi possedimenti di Firenze, Arezzo, Siena e Perugia, lo ha reso strategicamente importante fin dall’antichità. Come tutte le terre di frontiera ha subito influenze culturali diverse, ma il legame con Siena rimane quello che più di ogni altro ha caratterizzato lo sviluppo urbanistico e artistico del borgo. Sono prevalentemente senesi gli artisti che hanno realizzato le opere d’Arte conservate oggi nel Museo Comunale, tra cui l’imponente Albero d’Oro, gioiello di oreficeria medievale e compendio di simbologia francescana.
86 habitants recommandent
Lucignano
86 habitants recommandent
Lucignano è un piccolo borgo e rappresenta uno degli esempi più interessanti di urbanistica medievale per il suo impianto ellittico ad anelli concentrici. La felice collocazione geografica , sulla sommità di una collina al confine fra gli antichi possedimenti di Firenze, Arezzo, Siena e Perugia, lo ha reso strategicamente importante fin dall’antichità. Come tutte le terre di frontiera ha subito influenze culturali diverse, ma il legame con Siena rimane quello che più di ogni altro ha caratterizzato lo sviluppo urbanistico e artistico del borgo. Sono prevalentemente senesi gli artisti che hanno realizzato le opere d’Arte conservate oggi nel Museo Comunale, tra cui l’imponente Albero d’Oro, gioiello di oreficeria medievale e compendio di simbologia francescana.
Situato a circa 6 chilometri di distanza da Pienza, Monticchiello sorge su un poggio (500 metri s.l.m.) che sovrasta la Val d’Orcia. Monticchiello è il tipico borgo medievale ancora racchiuso all’interno delle antiche mura che, seppur parzialmente diroccate, ancora conservano alcune torri difensive. Questo piccolo paesino è sorto raccolto attorno alla rocca di cui si conserva il cassero risalente al 1256-1257. Oltre che per il suo patrimonio artistico e architettonico, il borgo è interessante per la sua peculiare tradizione teatrale. Qui, ogni anno, vengono inscenati gli spettacoli del “Teatro Povero” che vedono come protagonisti gli abitanti di Monticchiello.
48 habitants recommandent
Monticchiello
48 habitants recommandent
Situato a circa 6 chilometri di distanza da Pienza, Monticchiello sorge su un poggio (500 metri s.l.m.) che sovrasta la Val d’Orcia. Monticchiello è il tipico borgo medievale ancora racchiuso all’interno delle antiche mura che, seppur parzialmente diroccate, ancora conservano alcune torri difensive. Questo piccolo paesino è sorto raccolto attorno alla rocca di cui si conserva il cassero risalente al 1256-1257. Oltre che per il suo patrimonio artistico e architettonico, il borgo è interessante per la sua peculiare tradizione teatrale. Qui, ogni anno, vengono inscenati gli spettacoli del “Teatro Povero” che vedono come protagonisti gli abitanti di Monticchiello.
Partiamo dall'Abbazia di San Galgano, che si trova nelle campagne intorno a Chiusdino, borgo medievale delle Terre di Siena. Una costruzione affascinante che risale al 1200 e oggi è a cielo aperto, ovvero senza tetto, perché rimasta senza copertura sin dal Settecento: anche il pavimento non esiste più e dell'antico splendore di un tempo sono rimaste solo le colonne e le maestose facciate. Ma l'Abbazia è famosa anche per un altro motivo: lì accanto si trova infatti l'Eremo di Montesiepi, una cappella dove si trova l'unica spada nella roccia conosciuta al mondo: secondo la leggenda questa spada conficcata saldamente dentro un masso sarebbe appartenuta a San Galgano, il cavaliere che la piantò nella roccia proprio quando decise di abbandonare tutti i suoi averi per dedicarsi alla vita spirituale.
364 habitants recommandent
Abbaye de San Galgano
Strada Comunale di San Galgano
364 habitants recommandent
Partiamo dall'Abbazia di San Galgano, che si trova nelle campagne intorno a Chiusdino, borgo medievale delle Terre di Siena. Una costruzione affascinante che risale al 1200 e oggi è a cielo aperto, ovvero senza tetto, perché rimasta senza copertura sin dal Settecento: anche il pavimento non esiste più e dell'antico splendore di un tempo sono rimaste solo le colonne e le maestose facciate. Ma l'Abbazia è famosa anche per un altro motivo: lì accanto si trova infatti l'Eremo di Montesiepi, una cappella dove si trova l'unica spada nella roccia conosciuta al mondo: secondo la leggenda questa spada conficcata saldamente dentro un masso sarebbe appartenuta a San Galgano, il cavaliere che la piantò nella roccia proprio quando decise di abbandonare tutti i suoi averi per dedicarsi alla vita spirituale.
Un Eremo nel territorio di Cortona fondato da San Francesco nel 1211, facile da trovare e bello da vedere; come tutti gli eremi francescani immerso nella natura ed invitante alla meditazione. CENNI STORICI L’Eremo “Le Celle” è il primo convento costruito da San Francesco di Assisi (1211) ed è stato da lui abitato anche dopo aver ricevuto le stimmate, ed è qui probabilmente che detterà nel maggio del 1226, pochi mesi prima di morire, il suo “Testamento“, uno dei suoi scritti più preziosi dove ripercorre in sintesi tutta la sua esperienza spirituale. San Francesco arrivò a Cortona nel 1211 accompagnato da frate Silvestro e sul posto conobbe il giovane Guido Vagnotelli, come ricordano i Fioretti, che, con estrema cortesia riceve Francesco in casa sua e per le preghiere di Francesco, viene ricompensato col dono della vocazione religiosa.
46 habitants recommandent
Hermitage "Le Celle"
73 Case Sparse
46 habitants recommandent
Un Eremo nel territorio di Cortona fondato da San Francesco nel 1211, facile da trovare e bello da vedere; come tutti gli eremi francescani immerso nella natura ed invitante alla meditazione. CENNI STORICI L’Eremo “Le Celle” è il primo convento costruito da San Francesco di Assisi (1211) ed è stato da lui abitato anche dopo aver ricevuto le stimmate, ed è qui probabilmente che detterà nel maggio del 1226, pochi mesi prima di morire, il suo “Testamento“, uno dei suoi scritti più preziosi dove ripercorre in sintesi tutta la sua esperienza spirituale. San Francesco arrivò a Cortona nel 1211 accompagnato da frate Silvestro e sul posto conobbe il giovane Guido Vagnotelli, come ricordano i Fioretti, che, con estrema cortesia riceve Francesco in casa sua e per le preghiere di Francesco, viene ricompensato col dono della vocazione religiosa.
Sant’Antimo è un’antichissima Abbazia abitata nei secoli dai monaci benedettini. La Chiesa attuale è stata edificata all’inizio del XII secolo, ma le origini dell’Abbazia sono molto più antiche. La leggenda fa risalire la fondazione di Sant’Antimo al IX secolo, all’epoca del Sacro Romano Impero, guidato dall’imperatore Carlo Magno, ritenuto il fondatore di una cappella, detta Cappella Carolingia, corrispondente all’attuale sagrestia. Certamente l’Abbazia esisteva nell’anno 814 quando l’imperatore Ludovico il Pio, successore di Carlo Magno, emana un diploma che la arricchisce di beni e privilegi. Il grande cantiere per l’edificazione della chiesa attuale prende avvio nel XII secolo, come testimoniato dalla Charta Lapidaria, un’iscrizione collocata nei gradini dell’altare maggiore che ricorda la donazione elargita all’abbazia dalla famiglia degli Ardengheschi nel 1118. Questo anno segna l’inizio del periodo di maggiore splendore di Sant’Antimo che diviene uno dei più ricchi e importanti monasteri della regione dal quale dipendono numerose pievi, castelli e poderi.
104 habitants recommandent
Abbaye de Sant'Antimo
222 Localita' S. Antimo
104 habitants recommandent
Sant’Antimo è un’antichissima Abbazia abitata nei secoli dai monaci benedettini. La Chiesa attuale è stata edificata all’inizio del XII secolo, ma le origini dell’Abbazia sono molto più antiche. La leggenda fa risalire la fondazione di Sant’Antimo al IX secolo, all’epoca del Sacro Romano Impero, guidato dall’imperatore Carlo Magno, ritenuto il fondatore di una cappella, detta Cappella Carolingia, corrispondente all’attuale sagrestia. Certamente l’Abbazia esisteva nell’anno 814 quando l’imperatore Ludovico il Pio, successore di Carlo Magno, emana un diploma che la arricchisce di beni e privilegi. Il grande cantiere per l’edificazione della chiesa attuale prende avvio nel XII secolo, come testimoniato dalla Charta Lapidaria, un’iscrizione collocata nei gradini dell’altare maggiore che ricorda la donazione elargita all’abbazia dalla famiglia degli Ardengheschi nel 1118. Questo anno segna l’inizio del periodo di maggiore splendore di Sant’Antimo che diviene uno dei più ricchi e importanti monasteri della regione dal quale dipendono numerose pievi, castelli e poderi.