La guida di Roma

Roma
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Visite turistiche

n insediamento prenuragico della Nurra, nell’estremo nord-ovest della Sardegna, che racchiude singolari vestigia, in particolare un’invalicabile fortezza Massi enormi formano una cinta invalicabile, lunga quasi cento metri e alta tre. È la muraglia della fortezza eretta da popoli prenuragici a difesa di un’ampia valle, uno dei più straordinari e imponenti insediamenti del III millennio a.C. di tutto il Mediterraneo. È incastonata nelle pendici del monte Baranta, a tre chilometri da Olmedo, importante centro agricolo e industriale nel cuore della Nurra. Conosciuta anche come su Casteddu, la fortezza risale all’età del Rame (2500-2000 a.C.) eretta con poderose strutture megalitiche seguendo le fattezze naturali del terreno. Protetti dalla muraglia, alcuni edifici caratterizzano la fortezza: un recinto-torre e un gruppo di capanne rettangolari. In questo luogo tutto è possente, costruito con pietre maestose: anche la torre è gigante, realizzata a forma di ‘ferro di cavallo’, spessa sei metri e mezzo e alta nove. Con la sua mole, domina uno sperone roccioso di trachite a strapiombo sulla valle. All’esterno delle mura troverai un’area sacra, con un circolo megalitico, luogo di culto e di sacrifici, formato da circa 80 lastroni ortostatici disposti a cerchio del diametro di dieci metri. Tra i lastroni spiccano caratteristici menhir: uno spezzato in due tronconi, un altro intero adagiato su un piano roccioso e perfettamente levigato. A oriente della muraglia, voltando lo sguardo, scorgerai anche i resti di un piccolo villaggio. Le capanne individuate al momento sono sette, rettangolari, di grandi dimensioni, e composte da più ambienti. Il complesso megalitico di monte Baranta, dunque, era un luogo ‘vissuto’ sotto tutti gli aspetti - civili, militari e religiosi – dalle comunità prenuragiche che lo abitarono. Si respira anche l’aria di insicurezza (per eventuali attacchi esterni) che spingeva le genti della cultura di monte Claro a proteggersi dentro a un’imponente costruzione. Nella sua prima parte di vita, Su Casteddu è stato abitato per un periodo piuttosto breve, come dimostrerebbero la scarsa quantità di materiali rinvenuti e il fatto che l’area sacra sia incompiuta. Il sito fu ripopolato ed ebbe maggior splendore durante il Bronzo Antico e, in misura più sporadica, in età nuragica e romana. Una vitalità e una densità di popolazione che si riscontra anche tutt’intorno, nel territorio olmedese, che conta oltre venti nuraghi, tra cui spiccano quelli di monte Ortolu (‘a corridoio’), Masala (a tholos) e sa Femina, particolare perché sorge dentro l’abitato.
Area archeologica di Monte Baranta - Olmedo
Strada Comunale Olmedo-Uri
n insediamento prenuragico della Nurra, nell’estremo nord-ovest della Sardegna, che racchiude singolari vestigia, in particolare un’invalicabile fortezza Massi enormi formano una cinta invalicabile, lunga quasi cento metri e alta tre. È la muraglia della fortezza eretta da popoli prenuragici a difesa di un’ampia valle, uno dei più straordinari e imponenti insediamenti del III millennio a.C. di tutto il Mediterraneo. È incastonata nelle pendici del monte Baranta, a tre chilometri da Olmedo, importante centro agricolo e industriale nel cuore della Nurra. Conosciuta anche come su Casteddu, la fortezza risale all’età del Rame (2500-2000 a.C.) eretta con poderose strutture megalitiche seguendo le fattezze naturali del terreno. Protetti dalla muraglia, alcuni edifici caratterizzano la fortezza: un recinto-torre e un gruppo di capanne rettangolari. In questo luogo tutto è possente, costruito con pietre maestose: anche la torre è gigante, realizzata a forma di ‘ferro di cavallo’, spessa sei metri e mezzo e alta nove. Con la sua mole, domina uno sperone roccioso di trachite a strapiombo sulla valle. All’esterno delle mura troverai un’area sacra, con un circolo megalitico, luogo di culto e di sacrifici, formato da circa 80 lastroni ortostatici disposti a cerchio del diametro di dieci metri. Tra i lastroni spiccano caratteristici menhir: uno spezzato in due tronconi, un altro intero adagiato su un piano roccioso e perfettamente levigato. A oriente della muraglia, voltando lo sguardo, scorgerai anche i resti di un piccolo villaggio. Le capanne individuate al momento sono sette, rettangolari, di grandi dimensioni, e composte da più ambienti. Il complesso megalitico di monte Baranta, dunque, era un luogo ‘vissuto’ sotto tutti gli aspetti - civili, militari e religiosi – dalle comunità prenuragiche che lo abitarono. Si respira anche l’aria di insicurezza (per eventuali attacchi esterni) che spingeva le genti della cultura di monte Claro a proteggersi dentro a un’imponente costruzione. Nella sua prima parte di vita, Su Casteddu è stato abitato per un periodo piuttosto breve, come dimostrerebbero la scarsa quantità di materiali rinvenuti e il fatto che l’area sacra sia incompiuta. Il sito fu ripopolato ed ebbe maggior splendore durante il Bronzo Antico e, in misura più sporadica, in età nuragica e romana. Una vitalità e una densità di popolazione che si riscontra anche tutt’intorno, nel territorio olmedese, che conta oltre venti nuraghi, tra cui spiccano quelli di monte Ortolu (‘a corridoio’), Masala (a tholos) e sa Femina, particolare perché sorge dentro l’abitato.

Preferito per la sua natura- spiaggia affascinante

Una mezzaluna di sabbia lunga due chilometri, i cui granelli sottili dal particolare colore ambrato scuro, a tratti rossastro, a tratti dorato, si mescolano a conchiglie, incastonata tra l’area marina protetta di Capo Caccia e il capo dell’Argentiera. La bella e profonda baia di Porto Ferro è il limite nord della Riviera del Corallo, un’enclave costiera di Sassari, distante venti chilometri da Alghero. Al suo interno ‘protegge’ una delle spiagge più ampie dell’impervia costa della Nurra, nonché scelte tra le più belle della Sardegna dal Touring Club Italia, e più ‘sostenibili’ dalla FEE (Foundation for Environmental Education), insignita della Bandiera Blu nel triennio 2016-18. L’insenatura, dove affiora qua e là qualche scoglio, è bagnata da acque limpide dalle sfumature verde smeraldo e azzurro cangiante, ed è incorniciata, alle estremità, da promontori di trachite rossastra punteggiati da macchia mediterranea, alle spalle da una bella pineta. Gli alberi, insieme a dune di sabbia coperte di gigli marini, separano la spiaggia dallo splendido scenario del lago di Baratz, unico naturale dell’Isola. A presidiare la baia dall’alto spiccano tre torri d’avvistamento, costruite dagli spagnoli del XVII secolo contro la minaccia saracena: di Bantine Sale (o Torre Mozza) a sud, Negra e Bianca (o di Airadu) a nord. Vicino sorgeva anche il villaggio medievale di Barace, i cui abitanti commerciavano il sale. La spiaggia, mai affollata, è dotata di parcheggi e punti ristoro. Il fondale degrada dolcemente dalla riva, vento frequente e alte onde la rendono meta per appassionati di surf e windsurf. La parte settentrionale, vicino alla torre Bianca, è frequentata da amanti del naturismo, inserita dal portale web inglese di viaggi e vacanze Skyscanner al quinto posto tra le spiagge nudiste più belle d’Europa. A nord di Porto Ferro, sempre nel territorio di Sassari, troverai l’incantevole Porto Palmas, anche’essa spiaggia Bandiera Blu, e cala dell’Argentiera, contornata da uno scenario di archeologia industriale, ossia gli stabilimenti di una miniera molto attiva, nei secoli, sino al 1962, e sfruttata per ricche riserve di piombo, argento e zinco. Il villaggio minerario fantasma rende suggestiva l’atmosfera di una cala con sabbia mista a ghiaia, dove i luccichii del mare contrastano con le rocce brune attorno. A sud di Porto Ferro, all’interno dell’area marina di Capo Caccia, la tranquillità di Mugoni, una distesa di due chilometri di sabbia chiara e morbida che si immerge nel mare verde smeraldo, completamente riparato dentro la baia di Porto Conte. Alle spalle un bosco di pini ed eucalipti rendono lo scenografia da paradiso tropicale. È una delle infinite attrazioni della costa di Alghero, che si estende per circa 90 chilometri. Tra le spiagge da non perdere: Le Bombarde, la più famosa; la spiaggia e le deliziose calette del Lazzaretto, i tre chilometri di sabbia morbida del Lido ‘cittadino’ e le dune sabbiose coperte di ginepri secolari di Maria Pia. E ancora Punta Negra, Cala Dragunara, attracco del battello per la visita alla Grotta di Nettuno, le spiagge di Capo Caccia e le cale lungo la strada per Bosa: Cala Bona e del Burantì.
21 habitants recommandent
Porto Ferro station
21 habitants recommandent
Una mezzaluna di sabbia lunga due chilometri, i cui granelli sottili dal particolare colore ambrato scuro, a tratti rossastro, a tratti dorato, si mescolano a conchiglie, incastonata tra l’area marina protetta di Capo Caccia e il capo dell’Argentiera. La bella e profonda baia di Porto Ferro è il limite nord della Riviera del Corallo, un’enclave costiera di Sassari, distante venti chilometri da Alghero. Al suo interno ‘protegge’ una delle spiagge più ampie dell’impervia costa della Nurra, nonché scelte tra le più belle della Sardegna dal Touring Club Italia, e più ‘sostenibili’ dalla FEE (Foundation for Environmental Education), insignita della Bandiera Blu nel triennio 2016-18. L’insenatura, dove affiora qua e là qualche scoglio, è bagnata da acque limpide dalle sfumature verde smeraldo e azzurro cangiante, ed è incorniciata, alle estremità, da promontori di trachite rossastra punteggiati da macchia mediterranea, alle spalle da una bella pineta. Gli alberi, insieme a dune di sabbia coperte di gigli marini, separano la spiaggia dallo splendido scenario del lago di Baratz, unico naturale dell’Isola. A presidiare la baia dall’alto spiccano tre torri d’avvistamento, costruite dagli spagnoli del XVII secolo contro la minaccia saracena: di Bantine Sale (o Torre Mozza) a sud, Negra e Bianca (o di Airadu) a nord. Vicino sorgeva anche il villaggio medievale di Barace, i cui abitanti commerciavano il sale. La spiaggia, mai affollata, è dotata di parcheggi e punti ristoro. Il fondale degrada dolcemente dalla riva, vento frequente e alte onde la rendono meta per appassionati di surf e windsurf. La parte settentrionale, vicino alla torre Bianca, è frequentata da amanti del naturismo, inserita dal portale web inglese di viaggi e vacanze Skyscanner al quinto posto tra le spiagge nudiste più belle d’Europa. A nord di Porto Ferro, sempre nel territorio di Sassari, troverai l’incantevole Porto Palmas, anche’essa spiaggia Bandiera Blu, e cala dell’Argentiera, contornata da uno scenario di archeologia industriale, ossia gli stabilimenti di una miniera molto attiva, nei secoli, sino al 1962, e sfruttata per ricche riserve di piombo, argento e zinco. Il villaggio minerario fantasma rende suggestiva l’atmosfera di una cala con sabbia mista a ghiaia, dove i luccichii del mare contrastano con le rocce brune attorno. A sud di Porto Ferro, all’interno dell’area marina di Capo Caccia, la tranquillità di Mugoni, una distesa di due chilometri di sabbia chiara e morbida che si immerge nel mare verde smeraldo, completamente riparato dentro la baia di Porto Conte. Alle spalle un bosco di pini ed eucalipti rendono lo scenografia da paradiso tropicale. È una delle infinite attrazioni della costa di Alghero, che si estende per circa 90 chilometri. Tra le spiagge da non perdere: Le Bombarde, la più famosa; la spiaggia e le deliziose calette del Lazzaretto, i tre chilometri di sabbia morbida del Lido ‘cittadino’ e le dune sabbiose coperte di ginepri secolari di Maria Pia. E ancora Punta Negra, Cala Dragunara, attracco del battello per la visita alla Grotta di Nettuno, le spiagge di Capo Caccia e le cale lungo la strada per Bosa: Cala Bona e del Burantì.

Offerta gastronomica

La torre del Porticciolo, le cui varie trascrizioni dei nomi riportate nei secoli conducono tutte al medesimo significato di piccolo approdo per naviglio di stazza ridotta, fu costruita nella seconda metà del XVI secolo dai corallari di Alghero che, nella spiaggia del "Portichiol", riparavano le barche. Già nel 1572, nella torre stavano 2 pezzi di artiglieria con 3 uomini di guardia alle barche. Dalla quota di 48 metri, i torrieri avevano una splendida visuale sino a 25 km e rimanevano in contatto con le torri di porto Conte e quelle di porto Ferro. Nonostante le avverse condizioni di conservazione, si può osservare che la struttura appare formata da un cilindro adagiato sopra un anomalo basamento scarpato a tronco di cono gradinato; costruita su un pendio digradante verso il mare, presenta un'altezza media di circa 10,60 metri. La ristrutturazione, completata nella primavera del 2009, ha riportato la torre al suo antico splendore. La torre del Porticciolo fa parte dei comprensori del parco naturale di Porto Conte e dell'area naturale marina protetta Capo Caccia - Isola Piana.
37 habitants recommandent
Torre del Porticciolo
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La torre del Porticciolo, le cui varie trascrizioni dei nomi riportate nei secoli conducono tutte al medesimo significato di piccolo approdo per naviglio di stazza ridotta, fu costruita nella seconda metà del XVI secolo dai corallari di Alghero che, nella spiaggia del "Portichiol", riparavano le barche. Già nel 1572, nella torre stavano 2 pezzi di artiglieria con 3 uomini di guardia alle barche. Dalla quota di 48 metri, i torrieri avevano una splendida visuale sino a 25 km e rimanevano in contatto con le torri di porto Conte e quelle di porto Ferro. Nonostante le avverse condizioni di conservazione, si può osservare che la struttura appare formata da un cilindro adagiato sopra un anomalo basamento scarpato a tronco di cono gradinato; costruita su un pendio digradante verso il mare, presenta un'altezza media di circa 10,60 metri. La ristrutturazione, completata nella primavera del 2009, ha riportato la torre al suo antico splendore. La torre del Porticciolo fa parte dei comprensori del parco naturale di Porto Conte e dell'area naturale marina protetta Capo Caccia - Isola Piana.

Spiaggie ideali per famiglie e sport acquatici

La spiaggia di Mugoni è una spiaggia della Sardegna nord occidentale situata nell'omonima località, in territorio di Alghero. Si trova di fronte alla baia di Porto Conte e fa parte del Parco naturale regionale di Porto Conte.
21 habitants recommandent
Mugoni station
21 habitants recommandent
La spiaggia di Mugoni è una spiaggia della Sardegna nord occidentale situata nell'omonima località, in territorio di Alghero. Si trova di fronte alla baia di Porto Conte e fa parte del Parco naturale regionale di Porto Conte.