La guida di Giuliana

Giuliana
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Visite turistiche

La Villa Medicea di Poggio a Caiano fu fatta edificare da Lorenzo de' Medici e dai suoi eredi su disegno di Giuliano da Sangallo tra il 1485 e il 1520 circa, con una probabile pausa tra il 1495 e il 1515 dovuta all'esilio dei Medici. Essa rimase sempre la residenza estiva dei Medici e, oltre ad ospitare numerose personalità. fu teatro di importanti avvenimenti della loro storia dinastica, come i festeggiamenti per i matrimoni tra Alessandro de' Medici e Margherita D'Austria ( 1556), Cosimo I ed Eleonora da Toledo (1559), Francesco I e Bianca Cappello già sua amante (1579). La Villa di Poggio era passaggio obbligato per tutte le nuove spose granducali, che prima di recarsi in città ricevevano qui l'omaggio della nobiltà fiorentina: e il caso di Giovanna D'Austria, prima moglie di Francesco I e di Cristina di Lorena, moglie di Ferdinando I. Nella Villa di Poggio, nell'ottobre 1587, trovarono la morte gli stessi Francesco I e Bianca Cappello, l'una a un giorno di distanza dall'altro, per febbre terzana, anche se la tradizione orale tramandò la diceria che fossero morti entrambi per avvelenamento. La Villa fu la residenza preferita del figlio di Cosimo III, il principe Ferdinando, grande amante delle arti, che ne fece un attivissimo centro culturale. Alla morte "Giangastone" (1737), fratello di Ferdinando ed ultimo discendente dei Medici, la Villa passò ai nuovi granduchi toscani, gli Asburgo-Lorena, che continuarono ad utilizzarla come residenza estiva o come punto di sosta durante i loro viaggi verso Prato o Pistoia. Con la conquista napoleonica, la Toscana entrò nella sfera di influenza francese, prima come regno d'Etruria e poi come parte dello stesso Impero francese. La Villa subì modifiche interne ed esterne (soprattutto ad opera di Pasquale Poccianti) su iniziativa della reggente Maria Luigia d'Etruria e successivamente di Elisa Baciocchi Buonaparte, sorella di Napoleone, dal 1804 principessa di Lucca e di Piombino, e dal 1809 granduchessa di Toscana. La Villa di Poggio divenne una delle sue residenze preferite e pare che proprio qui si sia consumata una presunta relazione amorosa tra lei e il celebre violinista Nicolò Paganini, che tenne nel teatro della Villa numerosi concerti. Con la restaurazione proseguirono le riparazioni e i lavori di riordino, lavori che ripresero con la costituzione del Regno d'Italia e l'avvento dei Savoia. Quando Firenze divenne capitale, Vittorio Emanuele II, amante dei cavalli e della caccia, fece risistemare la Villa: furono Teatro di corte costruite nuove scuderie, alcune sale al piano terra vennero ridecorate e il grandioso salone Leone X, al primo piano, si trasformò in una sala da biliardo. Con Vittorio giunse al Poggio anche la "bella Resina", ossia Rosa Vercellana, una popolana torinese e amante del re e poi sua moglie morganatica. Testimonianza di questa ennesima storia d'amore che ha avuto come teatro la Villa sono due belle camere da letto, visitabili al primo piano. Nel 1919 l'Amministrazione della Real Casa donò la Villa allo Stato Italiano. La cascina di Poggio a Caiano - Tavola e le scuderie, che con la Villa costituivano un complesso unitario di grande valore architettonico, furono invece cedute, sempre nel primo dopoguerra, all'Opera Nazionale Combattenti e Reduci e successivamente vendute ai privati. Per info sugli orari e prenotazioni visitate il sito: http://www.prolocopoggioacaiano.it/lavilla.htm
12 habitants recommandent
Villa Medicea station
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La Villa Medicea di Poggio a Caiano fu fatta edificare da Lorenzo de' Medici e dai suoi eredi su disegno di Giuliano da Sangallo tra il 1485 e il 1520 circa, con una probabile pausa tra il 1495 e il 1515 dovuta all'esilio dei Medici. Essa rimase sempre la residenza estiva dei Medici e, oltre ad ospitare numerose personalità. fu teatro di importanti avvenimenti della loro storia dinastica, come i festeggiamenti per i matrimoni tra Alessandro de' Medici e Margherita D'Austria ( 1556), Cosimo I ed Eleonora da Toledo (1559), Francesco I e Bianca Cappello già sua amante (1579). La Villa di Poggio era passaggio obbligato per tutte le nuove spose granducali, che prima di recarsi in città ricevevano qui l'omaggio della nobiltà fiorentina: e il caso di Giovanna D'Austria, prima moglie di Francesco I e di Cristina di Lorena, moglie di Ferdinando I. Nella Villa di Poggio, nell'ottobre 1587, trovarono la morte gli stessi Francesco I e Bianca Cappello, l'una a un giorno di distanza dall'altro, per febbre terzana, anche se la tradizione orale tramandò la diceria che fossero morti entrambi per avvelenamento. La Villa fu la residenza preferita del figlio di Cosimo III, il principe Ferdinando, grande amante delle arti, che ne fece un attivissimo centro culturale. Alla morte "Giangastone" (1737), fratello di Ferdinando ed ultimo discendente dei Medici, la Villa passò ai nuovi granduchi toscani, gli Asburgo-Lorena, che continuarono ad utilizzarla come residenza estiva o come punto di sosta durante i loro viaggi verso Prato o Pistoia. Con la conquista napoleonica, la Toscana entrò nella sfera di influenza francese, prima come regno d'Etruria e poi come parte dello stesso Impero francese. La Villa subì modifiche interne ed esterne (soprattutto ad opera di Pasquale Poccianti) su iniziativa della reggente Maria Luigia d'Etruria e successivamente di Elisa Baciocchi Buonaparte, sorella di Napoleone, dal 1804 principessa di Lucca e di Piombino, e dal 1809 granduchessa di Toscana. La Villa di Poggio divenne una delle sue residenze preferite e pare che proprio qui si sia consumata una presunta relazione amorosa tra lei e il celebre violinista Nicolò Paganini, che tenne nel teatro della Villa numerosi concerti. Con la restaurazione proseguirono le riparazioni e i lavori di riordino, lavori che ripresero con la costituzione del Regno d'Italia e l'avvento dei Savoia. Quando Firenze divenne capitale, Vittorio Emanuele II, amante dei cavalli e della caccia, fece risistemare la Villa: furono Teatro di corte costruite nuove scuderie, alcune sale al piano terra vennero ridecorate e il grandioso salone Leone X, al primo piano, si trasformò in una sala da biliardo. Con Vittorio giunse al Poggio anche la "bella Resina", ossia Rosa Vercellana, una popolana torinese e amante del re e poi sua moglie morganatica. Testimonianza di questa ennesima storia d'amore che ha avuto come teatro la Villa sono due belle camere da letto, visitabili al primo piano. Nel 1919 l'Amministrazione della Real Casa donò la Villa allo Stato Italiano. La cascina di Poggio a Caiano - Tavola e le scuderie, che con la Villa costituivano un complesso unitario di grande valore architettonico, furono invece cedute, sempre nel primo dopoguerra, all'Opera Nazionale Combattenti e Reduci e successivamente vendute ai privati. Per info sugli orari e prenotazioni visitate il sito: http://www.prolocopoggioacaiano.it/lavilla.htm

Escursioni

Il Montalbano è un luogo che racchiude in se' storia, mestieri, popoli e paesaggi di una Toscana che non dimentica il suo importante passato, guardando al futuro. Paesaggi da godere appieno durante una bella passeggiata a piedi nei sentieri di Leonardo, ma anche dopo aver affrontato un'impegantiva salita fuoristrada in mountain bike, nei boschi dove i Medici passavano le giornate cacciando le lore selvagge prede e perchè no, a metà di una discesa, in bici da strada, osservando all'orizzonte il mare Toscano. http://www.montalbano.toscana.it/trekking
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Montalbano
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Il Montalbano è un luogo che racchiude in se' storia, mestieri, popoli e paesaggi di una Toscana che non dimentica il suo importante passato, guardando al futuro. Paesaggi da godere appieno durante una bella passeggiata a piedi nei sentieri di Leonardo, ma anche dopo aver affrontato un'impegantiva salita fuoristrada in mountain bike, nei boschi dove i Medici passavano le giornate cacciando le lore selvagge prede e perchè no, a metà di una discesa, in bici da strada, osservando all'orizzonte il mare Toscano. http://www.montalbano.toscana.it/trekking