La guida di Patrizia

Patrizia
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Visite turistiche

Andrea Palladio, nel Terzo Libro sull’Architettura, scriveva: “Basilica significa casa regale: e anco perché vi stanno i giudici a rendere ragione al popolo. Queste basiliche de’nostri tempi sono sopra i volti; né quali poi si ordinano le botteghe per diverse arti, e mercantie della città; e vi si fanno anco le prigioni” E la Basilica Palladiana è l’edificio simbolo di Vicenza, celebre per il loggiato a serliane, progettato dal grande architetto, ed inserita dall’Unesco nella lista dei beni patrimonio dell’umanità nel 1994. Tra il 2007 al 2012 la Basilica è stata oggetto di un complesso ed articolato intervento di restauro architettonico, funzionale ed impiantistico grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona. È stata riaperta il 5 ottobre 2012 in concomitanza con l’inaugurazione della grande mostra “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure”. Il 9 maggio 2014 la Basilica Palladiana è diventata Monumento Nazionale grazie al disegno di legge approvato in sede deliberante dalla commissione cultura del Senato il 27 marzo 2014. Il 5 maggio 2014 al restauro della Basilica palladiana è stato assegnato a Vienna il “Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio culturale – Concorso Europa Nostra 2014” per la conservazione del patrimonio culturale.
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Basilique Palladiana
Piazza dei Signori
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Andrea Palladio, nel Terzo Libro sull’Architettura, scriveva: “Basilica significa casa regale: e anco perché vi stanno i giudici a rendere ragione al popolo. Queste basiliche de’nostri tempi sono sopra i volti; né quali poi si ordinano le botteghe per diverse arti, e mercantie della città; e vi si fanno anco le prigioni” E la Basilica Palladiana è l’edificio simbolo di Vicenza, celebre per il loggiato a serliane, progettato dal grande architetto, ed inserita dall’Unesco nella lista dei beni patrimonio dell’umanità nel 1994. Tra il 2007 al 2012 la Basilica è stata oggetto di un complesso ed articolato intervento di restauro architettonico, funzionale ed impiantistico grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona. È stata riaperta il 5 ottobre 2012 in concomitanza con l’inaugurazione della grande mostra “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure”. Il 9 maggio 2014 la Basilica Palladiana è diventata Monumento Nazionale grazie al disegno di legge approvato in sede deliberante dalla commissione cultura del Senato il 27 marzo 2014. Il 5 maggio 2014 al restauro della Basilica palladiana è stato assegnato a Vienna il “Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio culturale – Concorso Europa Nostra 2014” per la conservazione del patrimonio culturale.
La Rotonda, a Vicenza, è uno dei più celebri ed imitati edifici della storia dell’architettura dell’epoca moderna; è senza dubbio la villa più famosa del Palladio e, probabilmente, di tutte le ville venete. Fa parte dal 1994 dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Villa Almerico Capra detta La Rotonda (conosciuta anche come Villa Capra Valmarana) è una villa veneta a pianta centrale situata a ridosso della città di Vicenza, poco discosta dalla strada della Riviera Berica. Fatta costruire da Paolo Almerico, che la commissionò ad Andrea Palladio nel 1566-1567, fu completata da Vincenzo Scamozzi nel 1606 per i due fratelli Capra, che avevano acquisito l’edificio nel 1591. È una delle nostre meraviglie preferite, che amiamo immortalare in qualsiasi stagione, e non siamo certo le sole! Impossibile non fermarsi lungo la Riviera Berica ad immortalare la villa in mezzo ai campi di colza, tra le calde sfumature autunnale, tra le prime nebbie o, come successo di recente, tra la magia della neve. Come riporta il sito ufficiale delle villa, La Rotonda non è una villa. È qualcosa di più. Nei secoli è stata visitata da poeti ed artisti, regnanti e uomini di stato, studiosi e amanti dell’arte, viaggiatori e turisti. A tutti La Rotonda ha donato un’emozione indimenticabile, quel senso di armonia e grazia a cui si risponde con un sorriso, con un silenzio. Dopo 500 anni, La Rotonda oggi è sempre un luogo di pura bellezza che vi aspetta per trasmettere ispirazione, cultura, gioia. Progettata e costruita su commissione per mons. Paolo Almerico da Andrea Palladio intorno al 1570, la dimora passa alla famiglia Capra nel 1591. Dal 1911 è di proprietà della famiglia Valmarana che l’ha aperta al pubblico dal 1986. Non è possibile scattare foto all’interno, ma quando visiterete gli spettacolari interni affrescati ne rimarrete estasiati.
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Villa La Rotonda
45 Via della Rotonda
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La Rotonda, a Vicenza, è uno dei più celebri ed imitati edifici della storia dell’architettura dell’epoca moderna; è senza dubbio la villa più famosa del Palladio e, probabilmente, di tutte le ville venete. Fa parte dal 1994 dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Villa Almerico Capra detta La Rotonda (conosciuta anche come Villa Capra Valmarana) è una villa veneta a pianta centrale situata a ridosso della città di Vicenza, poco discosta dalla strada della Riviera Berica. Fatta costruire da Paolo Almerico, che la commissionò ad Andrea Palladio nel 1566-1567, fu completata da Vincenzo Scamozzi nel 1606 per i due fratelli Capra, che avevano acquisito l’edificio nel 1591. È una delle nostre meraviglie preferite, che amiamo immortalare in qualsiasi stagione, e non siamo certo le sole! Impossibile non fermarsi lungo la Riviera Berica ad immortalare la villa in mezzo ai campi di colza, tra le calde sfumature autunnale, tra le prime nebbie o, come successo di recente, tra la magia della neve. Come riporta il sito ufficiale delle villa, La Rotonda non è una villa. È qualcosa di più. Nei secoli è stata visitata da poeti ed artisti, regnanti e uomini di stato, studiosi e amanti dell’arte, viaggiatori e turisti. A tutti La Rotonda ha donato un’emozione indimenticabile, quel senso di armonia e grazia a cui si risponde con un sorriso, con un silenzio. Dopo 500 anni, La Rotonda oggi è sempre un luogo di pura bellezza che vi aspetta per trasmettere ispirazione, cultura, gioia. Progettata e costruita su commissione per mons. Paolo Almerico da Andrea Palladio intorno al 1570, la dimora passa alla famiglia Capra nel 1591. Dal 1911 è di proprietà della famiglia Valmarana che l’ha aperta al pubblico dal 1986. Non è possibile scattare foto all’interno, ma quando visiterete gli spettacolari interni affrescati ne rimarrete estasiati.
La meravigliosa città di Vicenza vista da Piazzale della Vittoria a Monte Berico, con il Santuario in cima all’omonimo colle a dominare la città del Palladio. Monte Berico è un colle, alto poco più di 100 metri s.l.m., che rappresenta la parte più settentrionale del complesso dei Colli Berici, situato a poca distanza dal centro storico di Vicenza e sovrastante la città. Sulla sua sommità sorge il santuario della Madonna di Monte Berico, patrona della città e della diocesi. Monte Berico è anche il nome di una delle zone residenziali più signorili della città, costruita sulle pendici del colle nella prima metà del Novecento e costituita quasi esclusivamente da ville e abitazioni unifamiliari. Di fronte al santuario sorge il piazzale della Vittoria con un’ampia balconata su tutta la città, la parte settentrionale della provincia, nonché sulle Prealpi Vicentine.
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Sanctuaire de Sainte-Marie du Mont Berico
87 Viale Dieci Giugno
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La meravigliosa città di Vicenza vista da Piazzale della Vittoria a Monte Berico, con il Santuario in cima all’omonimo colle a dominare la città del Palladio. Monte Berico è un colle, alto poco più di 100 metri s.l.m., che rappresenta la parte più settentrionale del complesso dei Colli Berici, situato a poca distanza dal centro storico di Vicenza e sovrastante la città. Sulla sua sommità sorge il santuario della Madonna di Monte Berico, patrona della città e della diocesi. Monte Berico è anche il nome di una delle zone residenziali più signorili della città, costruita sulle pendici del colle nella prima metà del Novecento e costituita quasi esclusivamente da ville e abitazioni unifamiliari. Di fronte al santuario sorge il piazzale della Vittoria con un’ampia balconata su tutta la città, la parte settentrionale della provincia, nonché sulle Prealpi Vicentine.
Unico nel suo genere, fu progettato dall'architetto Andrea Palladio nel 1580 e si trova nel cuore del centro storico di Vicenza, precisamente all'interno del cosiddetto Palazzo del Territorio, alla fine di Corso Palladio. Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, si tratta del primo e più antico teatro stabile coperto, e la sua realizzazione fu commissionata a Palladio dall'Accademia Olimpica per la messa in scena di commedie classiche. La costruzione iniziò quindi nel 1580 e fu inaugurato il 3 marzo di 5 anni dopo, a seguito della realizzazione delle caratteristiche scene fisse ad opera di Vincenzo Scamozzi: strutture lignee di grande effetto per il loro illusionismo prospettico e la cura del dettaglio e che ancora oggi si possono ammirare, a creare una scenografia che riproduce le sette vie di Tebe che si intravedono nelle cinque aperture del proscenio con un raffinato gioco di prospettive.
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Théâtre Olympique
11 Piazza Matteotti
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Unico nel suo genere, fu progettato dall'architetto Andrea Palladio nel 1580 e si trova nel cuore del centro storico di Vicenza, precisamente all'interno del cosiddetto Palazzo del Territorio, alla fine di Corso Palladio. Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, si tratta del primo e più antico teatro stabile coperto, e la sua realizzazione fu commissionata a Palladio dall'Accademia Olimpica per la messa in scena di commedie classiche. La costruzione iniziò quindi nel 1580 e fu inaugurato il 3 marzo di 5 anni dopo, a seguito della realizzazione delle caratteristiche scene fisse ad opera di Vincenzo Scamozzi: strutture lignee di grande effetto per il loro illusionismo prospettico e la cura del dettaglio e che ancora oggi si possono ammirare, a creare una scenografia che riproduce le sette vie di Tebe che si intravedono nelle cinque aperture del proscenio con un raffinato gioco di prospettive.