La guida di Filomena

Filomena
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Visite turistiche

Marina di Corricella è il borgo marinaro più antico di Procida, famoso per la sua architettura spontanea
9 habitants recommandent
Via Marina di Corricella
Via Marina di Corricella
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Marina di Corricella è il borgo marinaro più antico di Procida, famoso per la sua architettura spontanea
Panoramica sulla Corricella
Salita Castello
Bellavista!
La costruzione dell’insediamento religioso risale alla seconda metà del XVI secolo, quando i monaci domenicani che possedevano l’antico Cenobio di S.Margherita Vecchia alla Chiaolella, si trasferirono, a causa delle incursioni saracene. Nel rigido inverno del 1956 la chiesa e il convento subirono importanti crolli anche a seguito del cedimento dei grandi arconi che lo sorreggevano, e si salvarono solo alcuni ambienti dei livelli inferiori, che si sviluppano attorno all’interessante sistema delle cisterne per la raccolta delle acque piovane. Il Restauro per l’aula della chiesa si è concluso nel settembre 2012, mentre quello del convento sottostante deve essere completato. La posizione del complesso architettonico, posto a metà tra l’abitato della Corricella all’ingresso del complesso e del borgo di Terra Murata, è in un luogo di straordinaria suggestione paesaggistica, la terrazza si apre sul borgo della Corricella. Attualmente la chiesa è sede di mostre ed eventi culturali.
Santa Margherita Nuova
Salita Castello
La costruzione dell’insediamento religioso risale alla seconda metà del XVI secolo, quando i monaci domenicani che possedevano l’antico Cenobio di S.Margherita Vecchia alla Chiaolella, si trasferirono, a causa delle incursioni saracene. Nel rigido inverno del 1956 la chiesa e il convento subirono importanti crolli anche a seguito del cedimento dei grandi arconi che lo sorreggevano, e si salvarono solo alcuni ambienti dei livelli inferiori, che si sviluppano attorno all’interessante sistema delle cisterne per la raccolta delle acque piovane. Il Restauro per l’aula della chiesa si è concluso nel settembre 2012, mentre quello del convento sottostante deve essere completato. La posizione del complesso architettonico, posto a metà tra l’abitato della Corricella all’ingresso del complesso e del borgo di Terra Murata, è in un luogo di straordinaria suggestione paesaggistica, la terrazza si apre sul borgo della Corricella. Attualmente la chiesa è sede di mostre ed eventi culturali.
Edificio dominante della Terra Murata è il Palazzo d’Avalos, costruito nel ‘500 insieme alle mura dalla famiglia D’Avalos, governatori dell’isola fino al ‘700. Nel 1830 l’edificio fu trasformato in carcere e fu chiuso definitivamente solo nel 1988. L’ex Carcere è costituito dall’intervento urbano cinquecentesco realizzato nel finire del sec. XVI per volere del Cardinale Innico d’Avalos dagli architetti Cavagna e Tortelli e fu Palazzo Signorile e successivamente Palazzo Reale dei Borbone che, nel 1815 lo trasformarono in scuola militare e poi in carcere del Regno con successivi ampliamenti. Il complesso Monumentale è costituito dal Palazzo D’avalos, il cortile, la Caserma delle guardie, l’Edificio delle Celle singole, Edificio dei veterani, la Medicheria, la Casa del Direttore, il tenimento agricolo Spianata. Un sistema unitario ed inscindibile dalla emergenza monumentale rappresentata dal Palazzo d’Avalos che, travalicando l’interesse artistico e storico particolarmente importante per i suoi caratteri peculiari, che ne sanciscono l’appartenenza alla storia dell’architettura rinascimentale, assume anche il valore di testimonianza della storia politica, militare e urbanistica dell’isola. Attualmente il palazzo è visitabile previo prenotazione attraverso il sito web del Comune di Procida.
palazzo d'Avalos carcere antico
Salita Castello
Edificio dominante della Terra Murata è il Palazzo d’Avalos, costruito nel ‘500 insieme alle mura dalla famiglia D’Avalos, governatori dell’isola fino al ‘700. Nel 1830 l’edificio fu trasformato in carcere e fu chiuso definitivamente solo nel 1988. L’ex Carcere è costituito dall’intervento urbano cinquecentesco realizzato nel finire del sec. XVI per volere del Cardinale Innico d’Avalos dagli architetti Cavagna e Tortelli e fu Palazzo Signorile e successivamente Palazzo Reale dei Borbone che, nel 1815 lo trasformarono in scuola militare e poi in carcere del Regno con successivi ampliamenti. Il complesso Monumentale è costituito dal Palazzo D’avalos, il cortile, la Caserma delle guardie, l’Edificio delle Celle singole, Edificio dei veterani, la Medicheria, la Casa del Direttore, il tenimento agricolo Spianata. Un sistema unitario ed inscindibile dalla emergenza monumentale rappresentata dal Palazzo d’Avalos che, travalicando l’interesse artistico e storico particolarmente importante per i suoi caratteri peculiari, che ne sanciscono l’appartenenza alla storia dell’architettura rinascimentale, assume anche il valore di testimonianza della storia politica, militare e urbanistica dell’isola. Attualmente il palazzo è visitabile previo prenotazione attraverso il sito web del Comune di Procida.
Nucleo religioso e culturale del borgo di Terra Murata è l‘ Abbazia di San Michele Arcangelo, una fondazione benedettina che risale al XI secolo, distrutta e ricostruita nei secoli, la cui attuale archittettura è del ‘500. L’imponente complesso abbaziale testimonia il ruolo che aveva in passato quale centro religioso e culturale dell’isola. Dal punto di vista architettonico, è un impianto costituito da molteplici stratificazioni e trasformazioni avvenute nel corso dei secoli; la parte più antica risale al XV secolo sebbene esistono tracce storiche del 1026 che attesta l’esistenza di un monastero in questo stesso luogo. L’Abbazia di San Michele Arcangelo è tra le chiese più prestigiose e ricche del meridione d’Italia. E’ possibile visitare oltre alla chiesa il Presepe permanente composto prevalentemente da antichi pastori di scuola napoletana del XVIII secolo, in legno e terracotta. Vi è un’importante Biblioteca parte del percorso museale, il cui nucleo originario è rappresentato da testi risalenti al XVI secolo: il libro più antico è datato 1534.
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Abbazia San Michele Arcangelo
Terra Murata
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Nucleo religioso e culturale del borgo di Terra Murata è l‘ Abbazia di San Michele Arcangelo, una fondazione benedettina che risale al XI secolo, distrutta e ricostruita nei secoli, la cui attuale archittettura è del ‘500. L’imponente complesso abbaziale testimonia il ruolo che aveva in passato quale centro religioso e culturale dell’isola. Dal punto di vista architettonico, è un impianto costituito da molteplici stratificazioni e trasformazioni avvenute nel corso dei secoli; la parte più antica risale al XV secolo sebbene esistono tracce storiche del 1026 che attesta l’esistenza di un monastero in questo stesso luogo. L’Abbazia di San Michele Arcangelo è tra le chiese più prestigiose e ricche del meridione d’Italia. E’ possibile visitare oltre alla chiesa il Presepe permanente composto prevalentemente da antichi pastori di scuola napoletana del XVIII secolo, in legno e terracotta. Vi è un’importante Biblioteca parte del percorso museale, il cui nucleo originario è rappresentato da testi risalenti al XVI secolo: il libro più antico è datato 1534.
Belvedere sul Golfo di Napoli
1 Via Borgo
Bellavista
Il Casale Vascello, antico borgo fortificato ubicato ai piedi di Terra Murata, è il primo nucleo abitativo formatosi nel momento in cui il diradarsi delle invasioni saracene favorì il dislocamento della popolazione verso nuove zone dell’isola. Un complesso secentesco molto ben conservato dotato di due ingressi - uno in via Principe Margherita e l’altro in Via Salita Castello – caratteristica da cui presumibilmente deriverebbe il suo nome originario “vascello sfondato”. Altra ipotesi sull’origine del toponimo è che venga dall’espressione dialettale “vescieddo” o “re vescio” che significa “di giù”, proprio ad indicare decentramento abitativo verso il basso. Il complesso si sviluppa attorno ad un grande cortile centrale, spesso in estate utilizzato come piccolo teatro di eventi culturali, su cui affacciano numerose abitazioni e verso cui confluisce un sistema di stretti vicoli. il Casale Vascello conserva oggi tutto il fascino dell’epoca per l’architettura delle sue colorate case, addossate l’una all’altra, proprio per impedire il passaggio dei nemici e contraddistinte dalla presenza del vefio, piccolo balcone coperto da una volta ad arco che ricorda il mondo arabo, tipico di Procida. Per chi fa il proprio ingresso qui, la sensazione è quella di trovarsi un piccolo mondo a parte, sospeso nel tempo, in cui il silenzio, interrotto a volte dalle voci dei bambini o di un motorino, contribuisce a creare un’atmosfera unica, che evoca luoghi lontani, negli anni e nello spazio.
Casale Vascello
11 Via Principessa Margherita
Il Casale Vascello, antico borgo fortificato ubicato ai piedi di Terra Murata, è il primo nucleo abitativo formatosi nel momento in cui il diradarsi delle invasioni saracene favorì il dislocamento della popolazione verso nuove zone dell’isola. Un complesso secentesco molto ben conservato dotato di due ingressi - uno in via Principe Margherita e l’altro in Via Salita Castello – caratteristica da cui presumibilmente deriverebbe il suo nome originario “vascello sfondato”. Altra ipotesi sull’origine del toponimo è che venga dall’espressione dialettale “vescieddo” o “re vescio” che significa “di giù”, proprio ad indicare decentramento abitativo verso il basso. Il complesso si sviluppa attorno ad un grande cortile centrale, spesso in estate utilizzato come piccolo teatro di eventi culturali, su cui affacciano numerose abitazioni e verso cui confluisce un sistema di stretti vicoli. il Casale Vascello conserva oggi tutto il fascino dell’epoca per l’architettura delle sue colorate case, addossate l’una all’altra, proprio per impedire il passaggio dei nemici e contraddistinte dalla presenza del vefio, piccolo balcone coperto da una volta ad arco che ricorda il mondo arabo, tipico di Procida. Per chi fa il proprio ingresso qui, la sensazione è quella di trovarsi un piccolo mondo a parte, sospeso nel tempo, in cui il silenzio, interrotto a volte dalle voci dei bambini o di un motorino, contribuisce a creare un’atmosfera unica, che evoca luoghi lontani, negli anni e nello spazio.
La Chiesa della Madonna delle Grazie è situata in Piazza dei Martiri a Procida e la si incontra sulla sinistra, scendendo da Terra Murata. Affacciata sulla Corricella, sorse nel 1679 per volere dell’arcivescovo Innico Caracciolo, su una preesistente cappella dedicata al culto alla Madonna delle Grazie. Per questo la piazza, vero e proprio balcone da cui scorgere un panorama mozzafiato sul mare, sulla Corricella e su Terra Murata, era anticamente chiamata Semmarezio, Santa Maria, appunto. La Chiesa della Madonna delle Grazie, realizzata in stile barocco con pianta a croce greca, presenta il l’ingresso sovrastato dal coro, mentre sulla sinistra è possibile scorgere la sagrestia, arredata con pregevoli armadi in noce ricchi d’intarsi e un prezioso dipinto del Settecento di scuola napoletana che raffigura l'Immacolata con Santa Lucia e San Gaetano da Tiene. L’interno è impreziosito da disegni floreali e stucchi dallo stile settecentesco e sul fondo, sull'altare centrale è possibile ammirare una tela che rappresenta la Madonna delle Grazie, arricchita d'oro e d'argento nel 1854 per volere degli abitanti dell'isola, per ingraziare la Vergine del miracolo di aver liberato Procida dalla peste. L’edificio è caratterizzato da altri 4 altari oltre quello maggiore, intitolati a San Giuseppe, Santa Maria Goretti, San Francesco d'Assisi e all'Addolorata. Santuario mariano dall’estate del 1924, la chiesa è aperta tutti i giorni.
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Piazza Dei Martiri
Piazza dei Martiri
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La Chiesa della Madonna delle Grazie è situata in Piazza dei Martiri a Procida e la si incontra sulla sinistra, scendendo da Terra Murata. Affacciata sulla Corricella, sorse nel 1679 per volere dell’arcivescovo Innico Caracciolo, su una preesistente cappella dedicata al culto alla Madonna delle Grazie. Per questo la piazza, vero e proprio balcone da cui scorgere un panorama mozzafiato sul mare, sulla Corricella e su Terra Murata, era anticamente chiamata Semmarezio, Santa Maria, appunto. La Chiesa della Madonna delle Grazie, realizzata in stile barocco con pianta a croce greca, presenta il l’ingresso sovrastato dal coro, mentre sulla sinistra è possibile scorgere la sagrestia, arredata con pregevoli armadi in noce ricchi d’intarsi e un prezioso dipinto del Settecento di scuola napoletana che raffigura l'Immacolata con Santa Lucia e San Gaetano da Tiene. L’interno è impreziosito da disegni floreali e stucchi dallo stile settecentesco e sul fondo, sull'altare centrale è possibile ammirare una tela che rappresenta la Madonna delle Grazie, arricchita d'oro e d'argento nel 1854 per volere degli abitanti dell'isola, per ingraziare la Vergine del miracolo di aver liberato Procida dalla peste. L’edificio è caratterizzato da altri 4 altari oltre quello maggiore, intitolati a San Giuseppe, Santa Maria Goretti, San Francesco d'Assisi e all'Addolorata. Santuario mariano dall’estate del 1924, la chiesa è aperta tutti i giorni.
Bellavista
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Landscape of Corricella and Terra Murata
9 Via Pizzaco
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Bellavista
Bellavista
Ponte di Vivara
Isola di Vivara
Bellavista
L’isola di Vivara, misteriosa e affascinante porzione di terra collegata a Procida da un vecchio ponte è un’oasi naturalistica protetta dal 1974 e riserva naturale dello Stato dal 2002. Piccola, selvaggia e incontaminata Vivara, oltre a essere popolata da piante rare, conigli selvatici e numerosi uccelli acquatici, è sede di importanti ritrovamenti archeologici di origine micenea. I suoi fondali, spettacolari e ricchissimi di piante marine sono, inoltre, un richiamo per tutti gli amanti dello snorkeling e delle immersioni subacquee. Visitare Vivara non è ancora possibile, ma è di poche settimane fa la notizia in cui si annuncia che a breve verrà resa accessibile a tutti coloro che durante la propria vacanza a Procida vorranno scoprire questo piccolo paradiso per ora poco esplorato. Vivara è ciò che resta di un cratere vulcanico circolare un tempo legato a Procida da una falesia. Oggi l’isolotto è collegato al promontorio di Santa Margherita (Marina Chiaiolella) da un ponte transitabile solo a piedi e nonostante le piccole dimensioni – una superficie di 0,38 Km2 e un perimetro di 3 Km – l’isola offre una serie di sentieri percorribili e caratterizzati da una vegetazione lussureggiante e incontaminata
Riserva Naturale Statale Isola Di Vivara
Isola di Vivara
L’isola di Vivara, misteriosa e affascinante porzione di terra collegata a Procida da un vecchio ponte è un’oasi naturalistica protetta dal 1974 e riserva naturale dello Stato dal 2002. Piccola, selvaggia e incontaminata Vivara, oltre a essere popolata da piante rare, conigli selvatici e numerosi uccelli acquatici, è sede di importanti ritrovamenti archeologici di origine micenea. I suoi fondali, spettacolari e ricchissimi di piante marine sono, inoltre, un richiamo per tutti gli amanti dello snorkeling e delle immersioni subacquee. Visitare Vivara non è ancora possibile, ma è di poche settimane fa la notizia in cui si annuncia che a breve verrà resa accessibile a tutti coloro che durante la propria vacanza a Procida vorranno scoprire questo piccolo paradiso per ora poco esplorato. Vivara è ciò che resta di un cratere vulcanico circolare un tempo legato a Procida da una falesia. Oggi l’isolotto è collegato al promontorio di Santa Margherita (Marina Chiaiolella) da un ponte transitabile solo a piedi e nonostante le piccole dimensioni – una superficie di 0,38 Km2 e un perimetro di 3 Km – l’isola offre una serie di sentieri percorribili e caratterizzati da una vegetazione lussureggiante e incontaminata
Marina Chiaiolella è un borgo di pescatori a Procida caratterizzato dall'architettura spontanea delle abitazioni è caratterizzato dalla presenza del porto turistico per yacht e barche e della spiaggia più grande dell'isola. Offre una buona scelta di bar e ristoranti vista mare
8 habitants recommandent
Marina Chiaiolella
Via Marina Chiaiolella
8 habitants recommandent
Marina Chiaiolella è un borgo di pescatori a Procida caratterizzato dall'architettura spontanea delle abitazioni è caratterizzato dalla presenza del porto turistico per yacht e barche e della spiaggia più grande dell'isola. Offre una buona scelta di bar e ristoranti vista mare
spiaggia rocciosa e immersioni
Punta di Pioppeto
spiaggia rocciosa e immersioni
Passeggiate
Punta Solchiaro
Via Solchiaro
Passeggiate
Strada panoramica e belle passeggiate
Via Alcide De Gasperi
Via Alcide De Gasperi
Strada panoramica e belle passeggiate
escursioni, passeggiate, panorama, mare
Punta di Pizzaco
escursioni, passeggiate, panorama, mare
Confraternita Dei Turchini Dell'Immacolata Concezione, protagonisti della Pasqua procidana, nella chiesa di San Tommaso d'Aquino è custodita la statua lignea del Cristo morto scolpita nel 1728
Confraternita Dei Turchini Dell'Immacolata Concezione
Via Marcello Scotti
Confraternita Dei Turchini Dell'Immacolata Concezione, protagonisti della Pasqua procidana, nella chiesa di San Tommaso d'Aquino è custodita la statua lignea del Cristo morto scolpita nel 1728
La ricostruzione storica della casa di Graziella.la giovane fanciulla protagonista dell'omonimo romanzo di Alphonse De Lamartine, scrittore e poeta francese. Questo museo ha lo scopo di salvaguardare e tramandare la storia di Procida ai posteri , attraverso il mito di Graziella che visse e morì per amore.
la casa di graziella
1 Via Borgo
La ricostruzione storica della casa di Graziella.la giovane fanciulla protagonista dell'omonimo romanzo di Alphonse De Lamartine, scrittore e poeta francese. Questo museo ha lo scopo di salvaguardare e tramandare la storia di Procida ai posteri , attraverso il mito di Graziella che visse e morì per amore.

Conseils sur la ville

Déplacements

a piedi, con bus, taxi, ebikes

Bus L1 Marina Grande-Marina Chiaiolella BUs C1 x Pozzo Vecchio Bus C2 x Terra Murata e Gradoni Graziella(Marina Corricella) Bus L2 x Marina Chiaiolella e Sochiaro